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La storia

Duemila anni di bollicine, una storia chiamata Prosecco.

Fin dalla metà del Duecento il toponimo ‘Prosech’ o ‘Prosecum’, ma anche il più moderno ‘Proseco’ viene riferito ad un piccolo centro, confinante a sud est con il vescovado di Trieste e a nord con il territorio di Duino. Ancor oggi Prosecco è una piccola località della provincia di Trieste, nell’estremo nord – est della penisola italiana. Quanto alla produzione di vino in loco, risalgono sempre a quest’epoca le prime citazioni del luogo ed esse provengono proprio dall’atto di locazione per quattro vigneti.

È dunque certo che delle coltivazioni viticole fossero collocate lungo i pendii soleggiati digradanti da Prosecco verso il mareal riparo dei freddi venti di bora, dove si trovava un terreno marnoso-arenaceo, in tempi antichissimi coperto dal mare, favorevole alla maturazione di uve molto particolari.

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milioni di bottiglie

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case viticole

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aziende vinificatrici

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case spumantistiche

Una antica fonte di giovinezza

Il vino Pucino

Agli inizi del Cinquecento i vini provenienti dalla località di Prosecco vengono nominati in alcuni studi letterari di un certo peso: Pietro Bonomo (Trieste 1458 -1546), poeta e uomo di grande cultura, segretario e consigliere di tre sovrani austriaci, approfondisce la Naturalis Historia di Plinio il Vecchio (23 – 79 d.C.) interessandosi particolarmente alla storia dell’Imperatrice Livia (58 a.C. – 29 d.C.), moglie dell’Imperatore Ottaviano Augusto, la quale si narra poté piacevolmente raggiungere età veneranda mantenendosi in ottima salute proprio grazie alle qualità del leggendario vino Pucino, amatissimo dai romani e originario della zona di Prosecco.

La storia fu poi riportata anche dal famoso medico Galeno (129 – 216 d.C.), che contribuì a diffondere la fama terapeutica del vino Pucino proseguita poi anche nei secoli successivi.

Dal 700 il Prosecco diviene il vino per antonomasia.

All’inizio del Settecento, inizia una vera e propria simbiosi tra la popolazione e la bevanda piacevole, versatile e moderatamente alcolica prodotta in loco da uve di viti provenienti dall’est.

All’inizio dell’Ottocento risale invece la citazione del vitigno da parte di Francesco Maria Malvolti e da quel momento i documenti si susseguono più frequenti e più chiari: possiamo dire che così inizia la storia moderna del Prosecco (e non sussiste più alcun dubbio che per Prosecco si intenda il vino bianco prodotto tra queste impervie colline). Colline, dove il vitigno si trova particolarmente bene, soppiantando pian piano anche la coltivazione di altre uve che avveniva in loco, diventando infine a metà Novecento l’unico ed incontrastato padrone della zona.

1923

Viene fondato a Conegliano l’Istituto Sperimentale per la Viticoltura.

1962

7 Giugno 1962

Undici produttori costituiscono il Consorzio di Tutela del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene.

1966

1966

Viene inaugurata la Strada del Prosecco che attraversa il territorio di Conegliano e Valdobbiadene, prima strada italiana del vino.

1969

2 Aprile 1969

Arriva il riconoscimento della DOC per il Prosecco prodotto nei quindici Comuni tra Conegliano e Valdobbiadene.

1973

10 Dicembre 1973

Viene istituita la DOC di Asolo e del Montello.

2003

2003

All’area dei quindici Comuni del Prosecco DOC viene assegnato lo status di Primo Distretto Spumantistico d’Italia.

2004

Viene fondato a Pieve di Soligo il Centro Studi del Distretto.

2009

17 luglio 2009

Le due anime del Prosecco trovano a livello istituzionale la sintesi più alta. Lo Stato italiano riconosce due nuove denominazioni di origine: il Prosecco di Conegliano Valdobbiadene viene promosso a DOCG e diventa la 44esima DOCG italiana, contemporaneamente tutta la produzione di nove province italiane, da Trieste a Vicenza precedentemente denominata IGT viene contraddistinta con la DOC.

Il Consorzio di Tutela, istituzione preposta al coordinamento e alla gestione della Denominazione di Origine Controllata Prosecco, si è formato il 19 novembre 2009.

L'11 agosto 2020 viene riconosciuto in Italia il Prosecco DOC Rosé nella versione spumante con la pubblicazione della modifica al Disciplinare di Produzione nella Gazzetta Ufficiale no. 200.

Il 28 ottobre 2020, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale delle Unione Europea n. C 362 (https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=OJ:JOC_2020_362_R_0006&from=IT), il Prosecco DOC Rosé è stato riconosciuto anche nei Paesi dell’U.E. ed extra U.E., completando definitivamente la procedura prevista dalla normativa vigente circa la modifica del disciplinare.

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